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Rivoluzione a Striscia

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Conducono Fulvio e suo fratello Riccardo

Sunday, August 3, 2008

Domande?

Se hai qualsiasi genere di domanda sul libro, la saga, la trama, i personaggi, ecc. ecc. Questo è il posto giusto per il tuo post!

12 comments:

Unknown said...

Che bella idea!!!
Vorrei sapere se il tema della famiglia o della scuola in qualche modo -anche "di striscio"- sono toccati dal libro.
In bocca al lupo.
Sergio

Fulvio Di Blasi said...

Ciao Sergio.
Grazie della domanda.
Gli eroi principali del libro sono studenti di liceo, e le loro avventure (anche nelle loro fasi più fantastiche e fantascientifiche) si intrecciano costantemente con la scuola e con i loro ambienti familiari. E compaiono compagni, professori e familiari più o meno in gamba, più o meno deboli o antipatici, più o meno comprensivi, ecc. ecc. Quindi, direi proprio che i temi che tu citi sono toccati "in pieno"!

white eagle said...

sarà di sicuro un bel libro, lo leggerò appena uscito, e lo consiglierò a tutti i miei amici però,volevo chiedere, considerato che ho una sorellina di sette anni, può leggerlo anche lei o è troppo spaventoso per bambini così piccoli? Da che età si può leggere e quanto sarà lungo il romanzo?

Fulvio Di Blasi said...

Caro White Eagle (però... che bel nome!). Sono davvero contento di aver suscitato un interesse di così buon auspicio in un collega aquilino... Il PDF di stampa di "Aquila Nera e i sette sapienti di Erenil" è esattamente di 447 pagine (anche se il testo potrebbe ancora subire alcune piccole modifiche editoriali).
Tolkien (il mio autore preferito!) diceva che il fantasy è un genere per adulti... è vero però che si rivolge "ufficialmente" ai giovani. Da questo punto di vista, credo che il pubblico ideale di Aquila Nera sia medie/liceo. Tuttavia, la mia nipotina di sette anni credo si divertirebbe a sentirselo leggere. Non so... In generale, non penso che Aquila Nera abbia scene e situazioni più spaventose di Harry Potter. Più che altro, è la trama (intrecciata, con elementi di spiegazioni pseudo-scientifiche e, spesso, molto vicina a un triller alla Die Hard) che potrebbe risultare difficile per un bambino piccolo. Ma serviranno degli "esprimenti" per potre dire di più... I miei personaggi del liceo, però... sono certo che piacerebbero molto anche ai bambini piccoli...

ephorus said...

fantasy? fantascienza? Tolkien? non si capisce cosa dobbiamo aspettarci... astronavi che combattono in mezzo a una selva di stelle, lati oscuri della forza oppure orchetti, elfi e nani che si perdono e si ritrovano nella foresta? dicci qualcosa in piú della storia...

Nemesis said...

Da fan di Tolkien e C.S. Lewis vorrei sapere qualcosa di più sull'ambientazione...un'altra Narnia, una Terra di Mezzo o mondo degli umani?

skywalker said...

Non è possibile saperne di più sulla trama e l'ambientazione?

Fulvio Di Blasi said...

Uhm… avete ragione. Se non comincio a dire qualcosa sull’ambientazione, si rischia un po’ di confusione. Da dove cominciare? Naturalmente, non pretendo di esaurire l’argomento in una sola botta… Intanto, è ovvio che piacciono anche a me sia Tolkien che Lewis. Ma cerco di fare qualcosa di diverso da entrambi.

Mi ispiro soprattutto a Tolkien per quel che riguarda la sua idea che il fantasy è soprattutto legato alla creazione di un mondo immaginario: un mondo che, nella storia che si crea, ha una sua logica e una sua coerenza… e in cui le cose avvengono (pur con la libertà della fantasia) all’interno - così per dire - delle regole del mondo che si è creato. Mi ispiro anche alla sua idea della mitopoiesi (creazione del mito), e all’intreccio di epica, poesia e narrativa. In Tolkien, poche parole e pochi versi intercalati alla narrativa, creano immediatamente la leggenda…

Mi ispiro a un Lewis delle Cronache di Narnia nel senso che mi piace tantissimo che il fantastico nasca dalla vita ordinaria e reale di alcuni ragazzi. Il mio romanzo, in effetti, inizia in alcuni licei di oggi, con ragazzi normali ed eventi normali… poi succede l’imprevedibile…

Mi ispiro anche a un contesto (tipo il film Dune, per intenderci… o Captain Harlock … pensate al rapporto indefinito tra il padre di Harlock e l’astronave…) in cui elementi fantascientifici si intrecciano a elementi fantastici… senza però perdere la coerenza interna di entrambi.

Nella mia saga, a una fantascienza avvincente possono intrecciarsi elementi molto fantastici… ma non certamente in modo così marcato come nella Terra di Mezzo…

Basta così… per adesso?

Fulvio Di Blasi said...

Dimenticavo... Astronavi? Sì!

nicoletta said...

Mi piacerebbe sapere com'era la vita di questi ragazzi, li ha uniti lo spirito di avventura tipico degli adolescenti, l'amicizia o cosa? Sono entrati nella fiaba subito o hanno esitato? Parli di navicelle, lotta e nemici. Dove hanno trovato il coraggio? Sembra che abbiano dovuto cambiare molte cose della loro vita...

Fulvio Di Blasi said...

Li unisce la forte amicizia per un amico scomparso, il gruppo speciale che avevano formato, con i suoi ricordi e tradizioni... e poi degli strani eventi e sogni... e l'avventura che, volenti o nolenti, e di punto in bianco, durante i giorni di scuola, si ritrovano a vivere. Non sono certo che dovrei dire di più...

Fulvio Di Blasi said...

i ragazzi non sono i soli, comunque... c'è anche il gruppo degli scienziati... che al principio non c'entrano nulla coi ragazzi...